A pochi giorni dalla conquista del Disco di Platino per “Il padrone della festa”(Sony Music/Universal Music), Fabi Silvestri Gazzè hanno voluto ringraziare i fan dell’affetto e del sostegno ricevuto in questi mesi.
“Alzo le mani”, la prima canzone scritta, è un brano intimo fatto di frammenti di immagini che alludono al ‘rumore della vita’, quello rispetto al quale ogni verso suona fioco ed ogni battaglia è persa. Per congedarsi dal progetto, Fabi Silvestri e Gazzè hanno chiesto all’artista Bruno D’Elia un video. Quello realizzato è un piccolo capolavoro di videoarte, che attinge a piene mani da un immaginario pittorico di inizio Novecento, con disegni e immagini che scivolano gli uni sugli altri in 2D, attraversati e uniti da una vecchia locomotiva a vapore. Gli stessi Fabi Silvestri e Gazzè sono immagini inserite in oggetti vivi, materici, che danno stabilità alle emozioni: un carciofo, un cuore, una luna. Ogni oggetto è la citazione di un ricordo personale e al tempo stesso un tratto universalmente riconosciuto dell’infanzia: il vecchio cannone, la luna di Méliès, gli aeroplanini di carta, le foglie al vento. Le luci sono tenui e malinconiche, mentre il cuore prende il posto del cervello: è il battito del cuore il primo suono che ascoltiamo, quello il ricordo più forte e remoto. Forse è quello il ‘rumore della vita’.
Il padrone della festa è un progetto ricco ed articolato che si concluderà il prossimo 22 maggio all’Arena di Verona, uno dei templi della musica mondiale: dopo le undici date europee e i quattordici concerti nei palasport il 22 maggio si festeggerà un anno di intenso lavoro e di grandissime soddisfazioni.
Nel corso di questi concerti si leggeva evidente negli occhi del pubblico la gioia di essere insieme, la sorpresa nel vedere tre grandi musicisti che con leggerezza e generosità si scambiavano ruoli e canzoni, traspariva con forza il desiderio di partecipare a quella coralità. Nella scaletta del concerto Fabi, Silvestri e Gazzè hanno rivisitato canzoni tratte dai percorsi artistici individuali e hanno proposto le versioni live dei brani de IL PADRONE DELLA FESTA, intrecciando voci e repertori. Il concerto all’Arena sarà quindi l’ultima occasione per condividere ancora quelle emozioni, per essere ancora insieme. Un grande anfiteatro, denso di storia e di bellezza, pronto ad accogliere ancora una volta i tre artisti insieme sul palco e il loro pubblico, sempre crescente. Perché “tutti insieme siamo tanti”.