Quando la sperimentazione creativa e musicale incontra l’avanguardia compositiva nasce An evening with LAURIE ANDERSON e PHILIP GLASS: un connubio affascinante che, giovedì 9 luglio, vedrà i due artisti statunitensi insieme, in esclusiva europea, sul palco del Ravello Festival (Belvedere di Villa Rufolo – ore 21.45).
Un incontro quasi inedito, quello tra i due artisti. Al punto che la stessa performance di Ravello sembra, al momento, circondata da mistero e nulla trapela delle intenzioni dei protagonisti, che, già in Costiera, stanno lavorando alacremente all’idea. Di certo si tratta di due personalità forti, due icone della musica con due percorsi, che hanno trovato un terreno comune nella capacità di non porre limiti alla propria ricerca artistica. Due artisti che hanno fatto della sperimentazione il proprio dogma. La Anderson ha un profilo più sfaccettato, essendo performance artist, musicista e scrittrice, mentre Glass, protagonista e padre fino agli anni ’80 della scena musicale minimalista, ha percorso con successo la strada delle colonne sonore di film di fama planetaria (Kundun, The Truman Show e The Hours, solo per citarne alcuni), cui ha affiancato una instancabile produzione sinfonica e di musica da camera.
Ad assistere a questa reunion – che entra di diritto tra gli eventi clou dell’estate italiana – anche il fotografo Guido Harari (che tante volte ha ritratto Laurie Anderson e Philip Glass, protagonista di una mostra in corso al Ravello Festival) e l’artista Mimmo Paladino (che ha disegnato i bozzetti originali per l’edizione 2015 del Ravello Festival).
Laurie Anderson è una dei più celebri – ed audaci – personalità pioneristiche americane. Conosciuta soprattutto per le sue creazioni multimediali e per l’innovativo uso della tecnologia, in veste di scrittrice, regista, visual artist e cantante ha creato lavori rivoluzionari che abbracciano il mondo dell’arte, del teatro e della musica sperimentale, alcuni dei quali sono esposti nei principali musei internazionali. I live della Anderson spaziano da semplici reading ad elaborate performance multimediali, come nel caso di Songs and Stories for Moby Dick.
Tra i riconoscimenti, nel 2002 la Anderson è stata nominata la prima artista in residence della NASA, nel 2005 ha ricevuto il prestigioso Dorothy and Lillian Gish Prize per il suo contributo al mondo dell’arte ed è membro onorario dell’EMPAC, centro multimediale con sede a Troy (NY), e del PAC (Center for the Art of Performance) presso l’Università di Los Angeles.
Philip Glass nei primi anni Sessanta ha studiato con Nadia Boulanger, guadagnandosi contemporaneamente da vivere con la trascrizione della musica indiana di Ravi Shankar. Dal 1974, Glass ha avviato una serie di progetti innovativi, componendo per The Philip Glass Ensemble e per la Mabou Mines Theater Company dedicandosi ad ogni genere: opera, danza, teatro, musica sinfonica e da camera, colonne sonore. Tale periodo è culminato nel progetto Music in Twelve Parts e nella realizzazione dell’opera epocale Einstein on the Beach, che lo ha visto collaborare con Bob Wilson. Le sue musiche da film hanno ricevuto nomination agli Academy Awards (Kundun, The Hours, Notes on a Scandal) e un Golden Globe per The Truman Show. Nel 2011, ha fondato The Days And Nights Festival, una rassegna multidisciplinare che si svolge a Carmel (California) e nel 2015 ha pubblicato la propria autobiografia dal titolo Words Without Music.
Philip Glass torna a Ravello dopo l’applaudito recital del 2011.