“Questo progetto nasce dalla voglia di confrontarci, contaminarci e tirare fuori qualcosa che nessuno di noi avrebbe fatto da solo. Divertimento, passione, armonia: un album serio e importante. Lavoriamo insieme e lo facciamo per una scelta profonda”. Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Max Gazzè parlano così di “Il Padrone della Festa” (Sony/Universal Music), l’attesissimo album scritto e suonato in trio, che esce il 16 settembre in tutti i negozi di dischi e store digitali. Un album con 12 brani inediti scritto a sei mani che “in questo momento storico -spiegano- è un messaggio politico perché nessuno in Italia è disposto a mettersi in gioco se ha una posizione consolidata”.
Un’idea nata dopo un viaggio insieme in Sud Sudan (in collaborazione con la Ong Cuamm) ma che parte da lontano, dagli anni Novanta, quando la scena musicale romana viveva un periodo di particolare fermento e sui molti palchi – grandi e piccoli – ogni sera si incontravano tantissimi musicisti. Ed è proprio su uno di quei palchi che nasce l’incontro, il rapporto e infine lo stretto legame tra Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè. E a questo si riferisce la copertina dell’album che ritrae il disegno di albero con le radici che si intrecciano: “Sono le radici che ci accomunano perché tutti e tre veniamo dalla stessa storia di gavetta nei locali romani”.
Dopo l’uscita dell’album partirà subito un tour prima europeo e poi nazionale. E non è escluso che questo viaggio insieme possa approdare a febbraio anche a Sanremo: “Ancor prima di iniziare il progetto eravamo stati ospiti insieme della Dandini su La7 e questa esibizione era piaciuta a Fabio Fazio che ci aveva contattato per Sanremo dell’anno scorso. Ma abbiamo rifiutato perché non ci sentivamo pronti e mancava troppo poco tempo al Festival rispetto al progetto che avevamo in mente. Avremmo dovuto accelerare troppo. Però da questa richiesta di Fazio abbiamo avuto lo stimolo a scrivere il pezzo che apre quest’album ‘Alziamo le mani'”. E il Sanremo di quest’anno? “Non lo escludiamo…”, rispondono sibillini.
A chi gli chiede se non si sentano protagonisti di una sorta di ‘Banana Republic’ (il celeberrimo album del 1979 che vide insieme Lucio Dalla e Francesco De Gregori anche nell’omonimo tour) del nuovo millennio, i tre rispondono: “Chiaramente la nostra ambizione musicale è quella di avvicinarsi a quel modello. Anche se quell’esperienza sia per motivi anagrafici che di qualità è inarrivabile”, si schermiscono.
‘ll Padrone della Festa’ è comunque un progetto che ha una visione internazionale: il disco, sempre in co-produzione Sony/Universal Music, sarà distribuito in tutta Europa e dal 26 settembre partirà un tour europeo dove i tre artisti si esibiranno da soli, senza il supporto della band. La partenza è fissata per il 26 settembre in Germania, a Colonia (Club Bahnhof Ehrenfeld) e si prosegue il 27 a Berlino (Frannz Club); il 30 settembre a Parigi (La Bellevilloise); il 1° ottobre a Londra (Bush Hall) e 2 ottobre a Londra al Dingwalls; il 3 ottobre Fabi, Silvestri e Gazzè si sposteranno a Bruxelles (VK), il 4 a Lussemburgo (Conservatoire De La Musique) e il 5 ad Amsterdam (Sugar Factory), il 9 a Valencia (Sala Salomè), il 10 a Madrid (Sala But Madrid), l’11 a Barcellona (Sala Razzmatazz). Dopo il giro in Europa, il 14 novembre partirà da Rimini il tour nei palasport.