Tom Petty, leggenda del rock “made in Usa” degli anni Settanta e Ottanta, è morto al Santa Monica Hospital, in California, dove era stato ricoverato dopo un attacco di cuore.

Frontman degli Heartbreakers, considerato uno dei maggiori americani in attività, Petty è stato trovato domenica sera privo di conoscenza nella sua casa di Malibu ed è stato immediatamente ricoverato in ospedale nel reparto di terapia intensiva. Divenuto famoso con la sua band negli anni Settanta in particolare per brani come ‘American Girl’, ‘Free Fallin”, ‘Breakdown’, ‘Listen to Her Heart’, Stop Draggin’ My Heart Around’. Gli Heartbreakers nel 2002 sono stati anche inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame.

Nella sua lunga carriera Petty ha pubblicato tre album da solista, 13 con gli Heartbreakers (l’ultimo nel 2014, dal titolo ‘Hypnotic eye’) e ha suonato in tutto il mondo con i piu’ grandi nomi del rock. Prendendo anche parte, negli anni Ottanta, al ‘Traveling Wilburys’ con Bob Dylan, George Harrison, Roy Orbison e Jeff Lynne. In realtà, già da quando aveva 13 anni e vide i Beatles al ‘The Ed Sullivan Show’ aveva detto di voler diventare un musicista: “E’ stato il momento della mia vita che ha cambiato tutto”, ha raccontato a Grammy.com. L’ultima volta è salito sul palco lunedì scorso con tre spettacoli alla Hollywood Bowl che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Era la tappa conclusiva del tour in occasione del 40esimomo anniversario della sua band, che ha toccato 24 stati con 53 concerti.

Lo scorso dicembre, Petty aveva rivelato a Rolling Stone che quello sarebbe stato l’ultimo tour del gruppo: ” molto probabile che continueremo a suonare, ma mentirei se non dicessi che questo potrebbe essere l’ultimo tour”. “Abbiamo tutti più di sessant’anni – ha aggiunto – Ho una nipotina che vorrei vedere più che posso, e non voglio passare la mia vita per strada”.