Il mare a settembre è più rigenerante che in qualsiasi altro momento d’estate. Infonde l’energia per ricominciare con slancio la nuova stagione. Se poi il mare è quello dalla bellezza indimenticabile di Chia (CA), dove acque cristalline dai colori dell’azzurro accarezzano rocce primitive, sabbia bianca e guidano verso calette sconosciute, allora la rigenerazione diventa privilegio.
L’Aquadulci è qui, dove l’isola svela il suo lato più selvaggio e naturale. Dove si può camminare a piedi nudi, nelle camere spaziose arredate con le sfumature della terra sarda, tra i colori del giunco, dell’asfodelo, del salice, per poi sentire sotto piedi la freschezza del giardino mediterraneo che profuma di piante officinali, un’oasi di benessere in cui rilassarsi tra la piscina con idromassaggio e i massaggi open air, fino a seguire la passerella riservata che dalla struttura conduce nell’incomparabile meraviglia della spiaggia di Su Giudeu. Dune baciate dal vento, lagune che stupiscono, fenicotteri rosa che si specchiano indisturbati, fragranze di ginepro e mirto. Tante le esplorazioni, da fare a partire dall’Aquadulci passeggiando, in barca a vela a bordo dell’elegante goletta di 22 metri Milmar o magari a cavallo.
Come il percorso a piedi verso la Torre di Chia, che passa tra le lagune di Su Stangioni de su Sali e S’Acqua Ucci, habitat naturali dei fenicotteri e di altre specie migratorie, per giungere alla spiaggia di Campana, al di là del piccolo promontorio e dell’alta duna che la separano da Su Giudeu. Superando le rocce, la Cala del Morto invita ad un tuffo nelle sue acque limpide, per poi visitare il Porticciolo, un semicerchio delimitato dal promontorio della Torre di Chia e da una piccola altura che lo separa dalla spiaggetta di Su Coldorinu. Da questa si può raggiungere l’isoletta omonima percorrendo una breve lingua di sabbia bagnata da acque trasparenti camminando fra rocce incantevoli. Sull’isolotto, ci sono i resti misteriosi di Bithia, l’antica città nuragica, abitata ancora nelle epoche fenicio-punica e romana, un luogo magico.
Al ritorno all’Aquadulci, il relax è assicurato nella zona lounge esterna per un aperitivo o una gustosa tisana ai sapori dell’isola. Mentre in cucina si spandono i profumi del pescato del giorno e delle produzioni locali che si trasformano nel ristorante à la carte in piatti d’autore: l’aragosta di Sant’Antioco, i pomodori di Camona di Pula, il prosciutto di Villagrande. Da settembre 2020 prezzi a partire da 108 euro a persona con colazione inclusa.