Tutte le canzoni di questo album Francesco le ha composte nell’ultimo anno tranne questa, la cui stesura originale risale a una dozzina d’anni fa. Forse anche per questo è il pezzo più leggero e sbarazzino, in perfetto spirito beat, con tanto di effetto sitar (ottenuto usando il pedale di una chitarra). È una specie di viaggio nella memoria. Racconta una storia d’amore che visse quando aveva 22 anni. Lei era una bellissima ragazza tedesca, una hippy con spirito nomade che non riusciva a stare ferma più di qualche giorno nello stesso posto.