In 70mila in delirio per il concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo. Musica rock e fuochi d’artificio alla fine.Anche un momento dedicato all’Italia di Prandelli, quando Mick Jagger dal palco fa la previsione sul risultato di Italia-Uruguay: “Vincerete 2-1”.
Intanto, il sindaco di Roma Ignazio Marino ai microfoni di ‘SkyTg24’ risponde alle polemiche sul concerto: “Roma ha speso zero euro e guadagnerà 25 milioni di euro. Avrà un evento straordinario”.
“L’indotto per la città di Roma di questo evento -ribadisce il sindaco – è di 25 milioni di euro. Credo che questo sia un evento storico: dobbiamo goderci la giornata di festa, portiamo la storia del rock all’interno della nostra storia archeologica. I polemisti di professione se ne facciano una ragione”. Nell’eventualità di danni Marino spiega che “certamente abbiamo un piano, ne abbiano discusso dai punti di vista assicurativi con gli organizzatori, ma c’è davvero un’organizzazione straordinaria a spese degli organizzatori: ci sono mille uomini per la sicurezza, oltre alle nostre forze dell’ordine, oltre alla nostra polizia locale”. “La questione dell’occupazione del suolo pubblico l’ho posta all’attenzione della Giunta già da molti mesi – spiega il sindaco – e infatti ho aumentato la tassa di occupazione del suolo pubblico fino a dieci volte. Questo bilancio ora deve fare il percorso nell’assemblea capitolina e dovrà essere votato. Penso che un aumento di dieci volte di una tassa che non veniva modificata da alcuni decenni sia una chiara scelta che ho fatto e che rivendico”.
Il confronto con Londra. Poco meno di ottomila euro per ‘usare’ tutto il Circo Massimo di Roma, 3,50 sterline a testa per calpestare i verdi prati di un parco londinese. E’ impietoso il confronto tra il vantaggio per le casse pubbliche delle due capitali nell’ospitare i Rolling Stones, eppure la band di Jagger e Richards a Londra è di casa, assai più di quanto lo sia a Roma. Per avere un’idea approssimativa, se lo stesso calcolo fosse stato fatto da noi il Comune avrebbe incassato, solo per l’affitto del luogo, oltre 300mila euro. Lo scrupoloso regolamento di The Royal Parks, l’Agenzia del Dipartimento britannico della Cultura, dei media e dello Sport che gestisce i nove grandi parchi londinesi, prevede un preciso tariffario per l’organizzazione di eventi negli spazi pubblici.
Secondo i dati disponibili, aggiornati al febbraio 2012, per un concerto a scopi commerciali in un parco londinese gli organizzatori devono pagare un ‘fee’, una tariffa, di 3,50 sterline a biglietto, calcolata sulla “capacità” dell’area presa in concessione e non sul numero effettivo di biglietti venduti. Un vantaggio in più per le casse pubbliche, oltre ai costi aggiuntivi che vengono addebitati agli organizzatori. La cosiddetta “disruption charge” per la chiusura di strade, la pulizia del luogo, il disagio per gli altri utenti del parco e così via. Il prezzo viene fissato “in base al disagio provocato” dall’evento.
Sarà per questo che nel periodo 2013-2014 Royal Parks ha ricevuto 14,1 milioni di sterline di contributo dallo Stato e prevede invece di incassarne 21 milioni dai “grandi eventi” ospitati sui verdi prati londinesi. Chissà quanto di quella cifra è dovuta al grande concerto dei Rolling Stones, che nel luglio dello scorso anno proprio ad Hyde Park, davanti a 100mila spettatori celebrarono l’evento conclusivo del tour per i 50 anni di carriera.
Rimanendo in ambito italiano e facendo il paragone con un altro luogo storico per la musica, la Live Nation lo scorso anno ha pagato cinquantamila mila euro per poter utilizzare l’Arena di Verona, in occasione del concerto degli One Direction, la pop band più amata dalle ragazzine di mezzo mondo. Ma “è un paragone che non regge”, dice all’Adnkronos Roberto De Luca, presidente di Live Nation Italia, nel rivelare la somma. Il Circo Massimo è, con tutto il rispetto per la storia, un “pratone”, mentre l’Arena veronese è un “luogo attrezzato”, con spalti, camerini, elettricità e tutto ciò che serve per l’organizzazione di un grande evento. Per De Luca, che il 25, 26 e 30 giugno porterà Vasco Rossi nello Stadio Olimpico romano, “il Comune ha fatto benissimo” a concedere lo spazio del Circo Massimo ai Rolling Stones, “perché la ricaduta sulla città è enorme e “poco conta che ci sia un affitto più o meno alto” come contropartita. Per questo, per il promoter “innescare confronti con altre città è sbagliato”, bisogna guardare allo ‘stimolo’ che viene dato dall’evento all’economia cittadina e con i suoi tre concerti di Vasco Rossi, De Luca assicura una ricaduta di “circa 60 milioni”.